Da Venezia a Messina, da Ancona a Ravenna, da Cagliari a Feltre passando per Milano un nuovo modo di concepire il web sta attraversando tante realtà scolastiche: uffici scolastici e scuole, personale amministrativo e docenti stanno sperimentando il valore delle rete come luogo di costruzione e di ricostruzione della comunicazione nella pubblica amministrazione.
La prova è stato l’ultimo VeneziaCamp (2 luglio 2010) dove diversi operatori scolastici si sono incontrati non solo per raccontare, ma soprattutto per raccordare.
L’idea sembra chiara: unire le forze per divulgare, diffondere e rammendare l’enorme mole di materiale significativo prodotto e raccolto in questi anni dalla comunità di pratica Porte aperte sul web (www.porteapertesulweb.it), promossa dall’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia e ultimamente dal corso di formazione MIUR sulla gestione dei siti web istituzionali.
La neo lista di discussione su Google Gruppi, il nuovo ambiente per la formazione on line su Moodle, a cui sta lavorando Angela Pierri, webmaster dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto, le sinergie con gli ambienti realizzati da Porte aperte sul web consentiranno a breve di offrire a ogni operatore scolastico di qualsiasi regione materiale e assistenza per innovare la comunicazione web della propria istituzione, rafforzandone il carattere pubblico e universale, contro qualsiasi forma di esclusione all’accesso.
Al VeneziaCamp abbiamo sottolineato alcuni punti fermi, che sembrano fondamentali per raggiungere questo obiettivo:
- la rivalutazione del termine “pubblico” nel nostro operato. Essere pubblica amministrazione vuol dire sentire un obbligo in più: il dovere verso la collettività, che è contrario ad ogni forma di profitto o vantaggio individuale a discapito della collettività;
- fare formazione nella pubblica amministrazione implica il dovere di mettere a disposizione i materiali (slide, documenti, …) utilizzati sotto forma di licenza di libera diffusione;
- collaborare alla costruzione di un qualsiasi sito o ambiente web richiede l’impegno nel rendere pubblici e trasparenti tutti i costi (umani e materiali) sostenuti: il cittadino deve sapere come sono spesi i suoi soldi;
- la costruzione di siti e ambienti web deve essere orientata all’uso di soluzioni open source;
- il supporto tra operatori scolastici è un diritto-dovere degli operatori stessi: gli ambienti del cosiddetto web 2.0 rappresentano un’occasione preziosa per favorire scambi, supporti, autoaggiornamenti sul campo;
- le forme della comunicazione web pubblica non devono escludere nessuno: ogni realizzazione, ogni ambiente deve nascere e svilupparsi con l’accessibilità in mente.
L’insieme di questi punti però acquisisce senso solo se si traduce in comportamenti conseguenti.
I comportamenti, però, sono individuali e diventano dotati di senso quando sono agiti da più persone, individualmente e collettivamente. La scommessa, allora, è che ciascuno di noi, operatori scolastici, quanti più di noi possibile:
- ci impegniamo a rilasciare tutte le nostre realizzazioni (piccole o grandi) con licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo;
- pensiamo anche agli altri mettendo a disposizione guide, tutorial, filmati, materiali;
- non appena realizziamo qualcosa, la mettiamo in circolo nella rete, privilegiando gli ambienti di social network;
- realizziamo siti e ambienti web utilizzando solo CMS open source;
- rendiamo pubblici i bilanci delle attività progettuali e di sviluppo di siti;
- partecipiamo a forme di collegamento e supporto interno alla comunità dei comunicatori web e con altre realtà che si sviluppano sul tema.
Per rivivere e rivisitare alcuni momenti del Veneziacamp
Comunicare 2.0 a scuola di Roberto Scano
Siti istituzionali con WordPress di Angela Pierri
Redattori e sviluppatori insieme nella comunità di pratica dei comunicatori web di Alberto Ardizzone
(presentazione in stile Ignite: 20 slide in 5 minuti)
Un CMS per la scuola di Renata Durighello
(presentazione in stile Ignite: 20 slide in 5 minuti, vedi http://www.igniteitalia.org/)
Audiolibri: dalla ricerca all’autoproduzione di Maurizio Vittoria
http://marciana.venezia.sbn.it/audiolibri (presentazione HTML realizzata con Slidy de W3C, vedi http://www.w3.org/Talks/Tools/Slidy)